Visto che dal mio blog su Wired è sparito...
Visto che dal mio blog su wired (http://blog.wired.it/codiceaperto/2011/07/11/province-o-non-province-e-se-studiassimo-prima.html)... e non credo per distrazione di qualcuno... lo ripubblichiamo qui!
Peccato perché c'erano commenti interessanti!
Modelli di riaggregazione territoriale per la
futura PAL
Esiste
un’esigenza da anni largamente avvertita(1[i]) di razionalizzare e possibilmente semplificare
la struttura della Pubblica Amministrazione Locale italiana (PAL), anche alla
luce della grande trasformazione della mobilità individuale, dei mezzi di
comunicazione e della domanda e dell’offerta di servizi favorite anche dagli
interventi normativi degli ultimi venti anni.
In questo contesto, è necessario
fondare ogni tipo di intervento basandosi su studi e dati concreti che
riflettano gli schemi di mobilità fisica e le reti di comunicazione sociali
esistenti sul territorio e facendo riferimento ad un quadro puntuale dei
servizi esistenti e necessari per una Pubblica Amministrazione (PA) efficiente
ma soprattutto pronta ad adattarsi all’evoluzione delle tecnologie e alle
mutevoli esigenze dei cittadini e delle imprese. Non si tratta, cioè, di
cancellare a priori e indiscriminatamente l’uno o l’altro ente territoriale.
Un gruppo di ricercatori
italiani (università e CNR) ha definito una proposta per la progettazione di
modelli di riaggregazione territoriale per la futura Pubblica Amministrazione
Locale con l’obiettivo di offrire scientificità alle scelte politiche di semplificazione della macchina pubblica.
Metodologia
Il progetto prevede di studiare da
diversi punti di vista (amministrativo, tecnologico, statistico, sociologico,
economico,…) il territorio per contribuire a definire la mappatura ideale della Pubblica Amministrazione Locale. A tale scopo si farà leva sulle grandi masse
di dati, oggi disponibili, provenienti sia dalle fonti ufficiali ed
istituzionali, sia dalle infrastrutture ICT che permettono di rilevare le
tracce digitali delle attività umane, quali le reti di telefonia mobile ed
il web. Questi "big data"
rappresentano oggi un microscopio sociale di ampiezza e precisione senza
precedenti, capace di registrare i sistemi complessi di relazioni sociali
ed economiche. Recenti tecniche di analisi di questi dati mostrano come
sia possibile far emergere da questi le aggregazioni territoriali o
funzionali che meglio riflettono la struttura e la dinamica dei sistemi di
relazioni - confini virtuali emergenti, che possono suggerire aggregazioni
ottimali per la PA. Trattandosi di
informazioni georeferenziate sarà inoltre possibile impiegare tecniche
statistiche di analisi spaziale in grado di modellare le potenziali relazioni
fra le osservazioni per definire aggregazioni che tengano conto anche di questa
informazione.
In particolare si dovranno, per tutta
la PAL, raccogliere, analizzare e rappresentare su mappe georeferenziate le
seguenti informazioni:
·
Territorio
o
Popolazione (suddivisa per Comune, Comunità Montana, Provincia, Regione):
distribuzione, struttura anagrafica.
o
Viabilità (strade, autostrade, ferrovie, piste ciclabili, porti,
aeroporti,…)
o
Orografia
o
Attuali strutture e articolazioni della PAL
o
Esigenze di protezione civile
o
Localizzazione delle strutture di servizio a impatto sociale (asili,
scuole, ospedali, centri sociali, centri sportivi,…)
o
Accessibilità (a enti pubblici, servizi e siti online, anche ai sensi della
L.4/2004,…)
o
Struttura industriale del territorio (distretti, competenze, relazioni con
università e centri di ricerca, occupazione)
o
Università e centri di ricerca
o
Parchi naturali e aree protette
o
Localizzazione dei beni artistici, archeologici e architettonici (ricadute
economiche sul territorio con il turismo)
·
Mobilità
o
Mezzi di trasporto utilizzati
o
Flussi
o
Orari, costi e tempi di percorrenza
o
Stima dell’impatto ambientale
·
Connettività e informatizzazione
o
Diffusione della banda larga sul territorio
o
Accesso e competenze di uso di Internet da parte della PAL
o
Accesso e competenze di uso di Internet da parte dei cittadini
o
Quantità e qualità dei servizi online
o
Qualità dei siti pubblici (anche in funzione della Direttiva Brunetta e
della Legge 4/2004)
·
Competenze e servizi della
PAL: elenco
per ogni tipologia di ente; descrizione dei flussi informativo/documentari e
tipi di documenti (per alcune tipologie di enti).
·
I cittadini
o
Definizione dei profili degli utenti della PA di oggi (in base a
caratteristiche socio-demografiche, regione di residenza e propensione alle
ICT).
o
Previsione dei profili degli utenti della PA di domani, i cd. “nativi
digitali” (in base a caratteristiche socio-demografiche, regione di residenza e
capacità d’uso delle ICT)
·
Reti sociali
o
Frequenza delle connessioni telefonica tra cittadini e con la PAL
o
Frequenza delle connessioni online tra cittadini e con la PAL
o
Formazione di cluster (sia tra cittadini che tra cittadini e PAL: C2C, C2G)
o
Relazione tra cluster di reti sociali e cluster di mobilità
Per ognuno dei punti sopra elencati,
sarà necessaria un’analisi comparata della normativa nazionale e regionale che
tenga conto del riparto di competenze, così come precisato nell'art. 117 della
Costituzione, ma che al tempo stesso registri eventuali spazi di
sovrapposizione e/o di contrasto.(2[ii])
Attraverso tecniche quantitative i
dati dinamici (mobilità fisica e connessioni ICT) saranno comparati ai dati
sulla popolazione e sui servizi al fine di stabilire le relazioni privilegiate
in atto tra i gruppi di cittadini e le infrastrutture esistenti o eventualmente
ipotizzabili. Questa comparazione comporterà anche l’individuazione di diversi
livelli di aggregazione, strutturati probabilmente anche in maniera gerarchica,
individuabili da parametri oggettivi legati alla frequenza delle connessioni e
al grado di connettività (numero di legami tra soggetti).
Oggi questo tipo di studio non è
economicamente oneroso come poteva essere in passato, e risulta particolarmente
efficace. Da un lato, lo sviluppo relativamente recente di strumenti di
reperimento (per esempio, database già esistenti), tecniche e metodologie di
indagine (quantitative e qualitative) riduce i costi e i tempi per l’analisi di
grandi quantità di dati. Dall’altro lato, la mobilità geografica e i nuovi
modelli di relazione sostenuti dalle ICT tra i cittadini e l’amministrazione
offrono nuovi elementi e spunti per ripensare il ruolo della PA nei confronti
di un utente sempre più esigente. Non bisogna dimenticare che nel giro di pochi
anni i “nativi digitali” richiederanno servizi e risposte da parte
dell’amministrazione all’altezza delle loro competenze digitali.
Si propone inoltre:
·
lo svolgimento di una indagine sulla conoscenza e l’opinione degli
Italiani sui fenomeni oggetto di ricerca
·
la realizzazione di Delphi e/o focus
group per una analisi e costruzione della governance al fine di studiare e
costituire percorsi di consenso organizzativo.
L’intero
lavoro potrebbe iniziare come studio pilota su una sola Regione per poi
estendersi a tutto il territorio nazionale.
Cloud
Computing
Il Cloud Computing offre la
possibilità di trasformare a ridisegnare radicalmente il modo in cui opera la
Pubblica Amministrazione. Nei prossimi dieci anni l'ICT pubblica attraverserà
una massiccia trasformazione in tal senso, come già evidenziano le esperienze
statunitensi e inglesi (G-Cloud). Il
Cloud Computing non si connette solo a persone attraverso i loro vari
dispositivi, ma anche miliardi di sensori che stanno diventando parte di un
Internet ibrido. Dalla rete elettrica per i sistemi di trasporto intelligenti,
centinaia di miliardi di sensori "Internet-enabled" invieranno online
miliardi di informazioni e tutte le informazioni che producono potranno essere
lette, analizzate e gestite in real-time. Queste informazioni porteranno
necessariamente a un diverso rapporto tra cittadini e PA.
Questo progetto dovrà quindi tenere in considerazione anche
l’evoluzione delle tecnologie e delle policy nell’ottica del Cloud Computing.
Competenze,
risorse e costi
Un progetto di questa portata non può
prescindere da contributi
interdisciplinari con competenze
relative a:
·
Data mining
·
Demografia e geografia antropica
·
Diritto pubblico (costituzionale,
regionale, amministrativo)
·
Ecologia e ambiente
·
Economia
·
GIS
·
ICT, HCI e accessibilità
·
Indagine campionaria
·
Ingegneria dei sistemi e di processo
·
Organizzazione della PAL
·
Sociologia
·
Statistica
La
gestione di questa complessa rete di competenze comporta necessariamente un’articolazione in gruppi di lavoro che,
pur dovendosi coordinare in maniera fattiva e profonda, saranno anche in grado
di operare con forte autonomia organizzativa per evitare effetti di
inefficienza e ritardo.
Nella
fase avanzata del progetto si possono prevedere audizioni degli stakeholder quali ANCI, UPI, UNCEM, Regioni,
Dipartimento Funzione Pubblica, Associazioni di categoria, Università e centri
di ricerca.
Una
caratterizzazione fortemente scientifica del progetto, così come è stata
impostata in questa proposta, permette di individuare collaborazioni nel
contesto universitario e dei centri di ricerca pubblici (dove i proponenti
hanno già concretamente individuato parte delle competenze necessarie). Si
otterrebbe così un relativo contenimento dei costi, che si ridurrebbero alla
retribuzione di un project manager e
di numero limitato di collaboratori a progetto e alla copertura delle spese
vive (missioni, strumentazione e spese generali).
Durata
La
durata del progetto, così come articolato, dipende moltissimo dal numero di
persone che si riusciranno a catalizzare intorno agli obiettivi fissati e dovrà
essere definita con chiarezza in fase studio di fattibilità e progettazione. Si
ritiene tuttavia di poter ipotizzare che, con una squadra di 6-8 coordinatori e
un gruppo di lavoro (tipicamente da 2 a 4 persone per ogni coordinatore), si
possano delineare i primi sviluppi dopo sei mesi e avere alcuni risultati già
dopo un anno di lavoro.
Un
taglio rilevante sul numero delle persone si rifletterà ovviamente sui tempi e oltre
un certo limite anche sulla qualità e scientificità del risultato.
Partner
A
oggi hanno aderito al progetto gli enti di ricerca indicati nella tabella
seguente. I partner già coprono la maggior parte dei ruoli e delle competenze
necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, altri ne verranno
coinvolti in fase di progettazione esecutiva.
Conclusioni
e proposte
Tabella 1. Elenco Partner e
competenze
Soggetto
|
Competenze
|
Consorzio QUINN
|
Mappatura dei processi della pubblica amministrazione con linguaggi
formali (BPMN, IDEF0, ARIS)
|
ITTIG – CNR, Firenze
|
Diritto Pubblico
|
IRPPS – CNR, Roma
|
Demografia, geografia antropica, sociologia, statistica, HCI e
accessibilità, GIS
|
KDD Lab, ISTI – CNR
|
Data mining e mobilità
|
Dipartimento di Informatica, Università di PI & Barabási Lab,
Northeastern University, Boston
|
Data mining, teoria delle reti
|
Dipartimento di Discipline della Comunicazione, Università di BO
|
Sociologia e sociologia delle reti
|
Dipartimento di Statistica, Università di Firenze
|
Statistica spaziale e georeferenziata
|
Proponente e coordinatore del progetto
|
Prof. Flavia Marzano
|
1.
http://www.facebook.com/pages/Abolire-Le-
Province/286187786505
http://www.aboliamoleprovince.it/
http://geograficamente.wordpress.com/2009/04/05/georiforme-%E2%80%93-
cambiare-o-abolire- leprovince/
http://www.generazioneitalia.it/2010/06/18/la-
manovra-non-soddisfa-si-torni-al-taglio-delle-province/#comments
http://www.agenparl.it/articoli/primo-piano/flusso-agenzia/politica/20110301-
abolizione-province-lanzillotta-api-ministro-sacconi-basta-chiacchiere-la-maggioranza-
dica-in-parlamento-cosa-vuol-fare
2. Com'è noto, infatti,
negli anni scorsi la Corte costituzionale più volte ha richiesto, nelle ipotesi
di ambiti competenziali non esattamente delimitabili o comunque riconducibili a
più di una materia tra quelle elencate all'art. 117 della Costituzione, che si
facesse ricorso al principio di leale collaborazione. A dieci anni dalla
riforma costituzionale del Titolo V della Parte seconda della Costituzione, è
quindi utile, e anzi necessario, verificare il diverso andamento della
legislazione statale e di quella regionale, oltre che delle norme e delle
prassi della pubblica amministrazione locale, in uno o più dei settori
considerati dal progetto. A verifica dovrà essere sottoposto anche il principio
di leale collaborazione, così come operante sino ad oggi nell'attuale sistema
delle Conferenze, anche tenendo conto della nuova disciplina introdotta con la
istituenda Conferenza della Repubblica.