Qui conta come Narcis si innamoro` dell’ombra sua.
NARCIS fu molto buono e bellissimo Cavaliere. Un giorno avvenne ch’elli si riposava sopra una bellissima fontana; e dentro l’acqua vide l’ombra sua molto bellissima, e comincio` a riguardarla e rallegravasi sopra alla fonte. E cosi` credeva che quella ombra avesse vita, che stesse nell’acqua, e non si accorgeva che fosse l’ombra sua. Comincio` ad amare e innamorare si` forte che la volle pigliare. E l’acqua si turo`, e l’ombra spario, ond’elli incomincio` a piangere. E l’acqua schiarando, vide l’ombra che piangea. Allora elli si lascio` cadere nella fontana, si` che annego`. Il tempo era di primavera; donne si veniano a diportare alla fontana. Videro il bello Narcis affogato: con grandissimo pianto lo trassero dalla fonte, e cosi` ritto l’appoggiaro alle sponde. Onde dinanzi allo Dio d’Amore ando` la novella. Onde lo Dio d’Amore ne fece nobilissimo mandorlo molto verde e molto bene stante, e fu et e` il primo albero che prima fa frutto e rinnovella Amore.
(Il Novellino - Novella XLVI)
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Nell'era del Web 2.0 si rischia di innamorarsi della propria ombra digitale, dello specchio dei social network, dell'immagine riflessa dagli "amici di Facebook", dei "mi piace" di chi passa, per caso, di lì...